SUPERMINIMO IN BUSTA PAGA: COSA CAMBIA TRA ASSORBIBILE E NON ASSORBIBILE?

Scopri le differenze tra superminimo assorbibile e non assorbibile e come queste influenzano la retribuzione dei tuoi dipendenti in busta paga

 

 

Abbiamo sicuramente sentito parlare di superminimo assorbibile e non assorbibile, ma che differenza c’è?

Partiamo dal presupposto che il superminimo è una voce (quota) della retribuzione concessa dall’azienda al lavoratore all’atto dell’assunzione o in un momento successivo.

Ti sarai anche chiesto quale sia quello più giusto da erogare al dipendente. Ecco quali sono le sostanziali differenze.

Per superminimo assorbibile si intende una quota extra riconosciuta in grado di assorbire i futuri aumenti retributivi a seguito di rinnovi contrattuali o passaggi a livelli superiori.


ESEMPIO:

 

Supponiamo che, con il rinnovo contrattuale, la paga base aumenti di 100 €.

In questo caso il superminimo passerà da 200 € a 100 €, quindi la retribuzione resterà invariata (sempre 1.200 €).

Per superminimo non assorbibile, la quota stessa resterà invariata in vista dei futuri aumenti.

 

Riprendendo l’esempio sopra, in vista dell’aumento contrattuale, il superminimo non subirà variazioni e quindi avremo:

 

 

In conclusione, per l’azienda è fondamentale valutare con attenzione quale delle due opzioni risponda meglio alle esigenze contrattuali e di gestione del personale, a te la scelta.

 


Per saperne di più

Angela Lucertini di Spazio paghe Srl

071 659659


 

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