Si sente parlare di registrazioni nascoste di conversazioni all’insaputa dei presenti, per procurarsi delle prove per un’eventuale causa. Ma sono davvero utilizzabili?
Nel processo penale c’è una generale accettazione di tale prova, nel processo civile invece ci sono delle limitazioni.
Innanzitutto occorre effettuare la registrazione nascosta, nel rispetto della privacy: quindi non si può effettuare nei locali del soggetto intercettato (casa o ufficio), mentre può essere effettuata in altri luoghi.
Dopo questo primo accorgimento occorre contestualizzare la registrazione nel luogo e tempo in cui viene effettuata, facendola risultare dal contesto della registrazione (ad esempio devo far ammettere dal mio debitore che oggi 26 gennaio mi deve dare € 1.000).
È inoltre importante che la qualità audio sia chiara, in modo che le voci possono essere ricondotte ai loro effettivi autori.
La registrazione della conversazione dà prova delle cose e fatti riportati. La contro parte potrà contestare tale prova, disconoscendo la registrazione, ma con prove e motivazioni fondate.