Assumere un lavoratore domestico, come: colf, babysitter e badanti, dà la possibilità di usufruire di agevolazioni di natura previdenziale e fiscale a beneficio del datore di lavoro
La normativa ad oggi prevede i seguenti vantaggi:
I lavoratori domestici godono di un regime contributivo molto più vantaggioso rispetto alla generalità dei lavoratori.
Il contributo orario si differenzia tra rapporti a tempo determinato e indeterminato e tra rapporti con orario fino a 24 ore settimanali o superiori.
Inoltre vi sono delle fasce contributive diverse anche in base alla retribuzione oraria effettiva, cioè quella comprensiva della tredicesima.
I contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro, versati per i lavoratori domestici, sono deducibili fino all’importo di € 1.549,37 per anno d’imposta.
Per la deduzione viene utilizzato il criterio di cassa, cioè i contributi del quarto trimestre 2022 che sono stati pagati entro il 10/01/23 sono deducibili dai redditi percepiti nel 2023 e pertanto si possono indicare nel modello Unico o 730/2024.
Sono detraibili dall’IRPEF, nella misura del 19% su un ammontare di spese non superiori a € 2.100, le spese sostenute per gli addetti all’assistenza di persone “non autosufficienti”.
Questa detrazione si può avere solo quando il reddito complessivo del contribuente non è superiore a € 40.000.
La Legge 56/2024 ha stabilito che verrà introdotto un importante sgravio sui contributi dovuti per i lavoratori domestici assistenti a persone non autosufficienti.
L’esonero verrà riconosciuto per un periodo massimo di 24 mesi e sarà pari al 100% dei contributi a carico del datore di lavoro domestico.
I requisiti per accedere a tale agevolazione sono:
Ad oggi si resta in attesa di istruzioni da parte dell’INPS per la decorrenza del beneficio.
Questi importanti vantaggi sopra esposti fanno sì che, fermo restando il preciso obbligo di Legge, rendono conveniente regolarizzare un collaboratore domestico facendo emergere rapporti in un settore in cui ad oggi purtroppo il lavoro sommerso è alquanto ricorrente.