Oltre la tredicesima, esiste un’ulteriore gratifica per i tuoi dipendenti che non comporta una lievitazione del costo aziendale.
Si sa, a Natale siamo tutti più buoni!
E qualora volessi tradurre questo luogo comune in un’azione concreta, potresti scegliere di riconoscere ai tuoi dipendenti – insieme alla tredicesima mensilità – un’ulteriore gratifica che non comporta una lievitazione del costo aziendale.
Si tratta degli ormai diffusi “buoni spesa”: un’erogazione completamente esente sia per il datore di lavoro che per il lavoratore nel limite annuo di €258,23.
Per gratificarlo, per premiarlo, per incentivarlo in modo lecito senza ulteriori costi per l’azienda.
Ogni fornitore ha le sue regole: alcuni supermercati forniscono buoni cartacei altri card prepagate; gli e-commerce invece gestiscono voucher o crediti virtuali. L’importante è acquistare i buoni per conto dell’azienda.
Dal momento in cui gli viene consegnato dal datore di lavoro fino alla data di scadenza del buono.
È consigliabile scegliere un importo che rientri nel limite massimo annuale di €258.23, affinché sia esente per l’azienda e non gravi sul reddito del lavoratore.
Nessuno. Il datore di lavoro paga lo stesso importo del valore del buono e il lavoratore fruirà del medesimo importo. In alcuni casi, addirittura, alcuni fornitori applicano una scontistica in base al valore di buoni acquistati.
Perché cambiare metodo o mentalità spesso è scomodo e talvolta difficile... per fortuna a tutto c’è un rimedio: chiamaci o scrivici a spaziopaghe@pierlucaeassociati.it!