OUR PEOPLE: CONOSCIAMO MEGLIO LUCIA DI SPAZIO FISCALE

"Ci sono tre cose che amo del mio lavoro: scoprire realtà sempre nuove, essere costantemente aggiornata sul fronte fiscale dell'azienda e avere la possibilità di entrare in contatto con persone di diversi tipi. Il mio ruolo richiede la capacità di costruire una relazione empatica, in modo che le persone non mi vedano solo come un controllore, ma come un'alleata per raggiungere gli obiettivi comuni"

 

 

In Pierluca & Associati sono arrivata grazie a un cliente dello studio presso cui lavoravo.

Mi conosceva bene, sapeva del mio disagio in quel posto, così mi ha segnalato che in P&A stavano cercando persone.

Ho mandato il curriculum e ho superato tutte le fasi dei colloqui senza alcun problema.

Era il 1° dicembre 2021.

La mia occupazione principale è fornire consulenza a società esterne: seguo i clienti che hanno la contabilità interna e vado periodicamente da loro per controllare bilanci e registrazioni.

Ho scelto di fare questo lavoro perché mi piace. Negli anni passati ho ricevuto diverse offerte da aziende, ma le ho sempre rifiutate perché non mi stimola lavorare per un'unica azienda.

Mi piace mettermi costantemente alla prova e affrontare nuovi clienti e problematiche diverse.

Ci sono tre cose che amo del mio lavoro: scoprire realtà sempre nuove, essere costantemente aggiornata sul fronte fiscale dell'azienda e avere la possibilità di entrare in contatto con persone di diversi tipi.

Il mio ruolo richiede la capacità di costruire una relazione empatica, in modo che le persone non mi vedano solo come un controllore, ma come un'alleata per raggiungere gli obiettivi comuni.

Nel tempo, si sono sviluppati legami di fiducia e stima che vanno al di là del semplice aspetto professionale, e questo è un altro aspetto che amo del mio lavoro.

Come oggetto rappresentativo ho scelto una scarpa con il tacco, nera e lucida.

Queste scarpe raccontano molto di me, non solo per un gusto estetico, ma perché rappresentano una sorta di rivalsa nella mia storia personale.

Per anni, mi era proibito indossarle: c’era chi mi diceva cosa potessi fare e quello che no.

Quando sono riuscita a liberarmi da quella realtà, le scarpe con il tacco sono diventate il mio modo di rivendicare la mia identità.

Non si tratta di frivolezza: in questo percorso non sono cambiata, mi sono finalmente manifestata per quella che sono.

L'idea che nella vita ci sia solo un'unica strada da seguire è una grande bugia: la vita è un continuo movimento e cambiamento.

Guardando avanti, ciò che desidero più di ogni altra cosa è trovare un po' di serenità per me e le mie figlie.

Ce lo meritiamo.

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