OUR PEOPLE: CONOSCIAMO MEGLIO LUCA DI SPAZIO CONSULENZA

" Non ho mai avuto paura di mettermi in gioco: non sono uno che si considera arrivato, ma penso sempre che ci sia un passo ulteriore da poter fare, qualcosa in più da imparare. Pierluca & Associati è una realtà che premia la collaborazione, il non essere competitivi a scapito dell’altro e il trasferimento delle conoscenze senza gelosie."

 

 

Sono in Pierluca&Associati da più di 30 anni.

Ho cominciato da tirocinante, poi sono diventato collaboratore con partita iva, poi ancora sono diventato socio dello studio commerciale.

È stata una lunga strada e tuttora sono in cammino.

Questa è un’impresa che non è come le altre: tra le persone c’è un affiatamento che non è usuale nei luoghi di lavoro. Va oltre. Me ne accorgo non tanto e non solo durante le giornate ordinarie, in ufficio, ma anche e soprattutto nelle cene aziendali. C’è una coesione palpabile.

È un ambiente particolare, di sicuro non uguale ad altri, e ne sono molto fiero. Il merito, va detto, è più che altro di Marco. Io ci ho messo di mio la disponibilità, l’essere collaborativo e il crederci fortemente.

Non ho mai avuto paura di mettermi in gioco: non sono uno che si considera arrivato, ma penso sempre che ci sia un passo ulteriore da poter fare, qualcosa in più da imparare.

Pierluca&Associati è una realtà che premia la collaborazione, il non essere competitivi a scapito dell’altro e il trasferimento delle conoscenze senza gelosie.

Non ho mai pensato che condividere quello che si è imparato potesse mettere a repentaglio la propria piccola porzione di potere, perché è molto di più il vantaggio che se ne trae. Condividere fa crescere il gruppo: quand’anche il singolo dovesse perdere potere – se così vogliamo definirlo – il gruppo diventa più forte e solido, sopperendo e armonizzando le fragilità dei singoli componenti.

Più della metà della mia vita l’ho vissuta in questa azienda: appartenenza e soddisfazione sono le prime parole che associo a P&A. In questi lunghi anni sono diventato uomo, padre, ho affrontato difficoltà personali, ma non c’è stata situazione complicata in cui non abbia ricevuto sostegno, così come non mi sono mai tirato indietro quando era qualcun altro ad aver bisogno del mio aiuto. Non siamo macchine con un interruttore on/off, capace di spegnere i problemi per il tempo di lavoro come se nulla fosse. Ecco, la comprensione delle reciproche “imperfezioni” non è mai venuta meno.

L’oggetto che ho scelto per la foto? È la miniatura della Lego di Homer Simpson, che mi ha regalato mio figlio.

Di Homer mi piacciono la sua ingenuità e il suo candore nel corpo di un uomo adulto. Un’emotività che in parte sento anche mia e che per molto tempo è stata il mio cruccio. Ora, con l’età, ho imparato a considerarla con più indulgenza: alla fine, è grazie alla nostra vulnerabilità che entriamo in contatto autentico con le persone.  

Quelli che fanno finta di essere perfetti, diventano inavvicinabili e alla fine rimangono soli.

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